giovedì 16 ottobre 2014

Indigo, questo sconosciuto...

Da circa un paio di settimane ho avuto il chiodo fisso di provare a usare l'indigo (o henné nero come spesso viene impropriamente chiamato) per tornare ad avere i capelli neri.

Premessa: il mio colore naturale è proprio nero e nel corso dell'adolescenza ho fatto i capelli di tutti i colori, incluse ciocche viola e capelli castano scuri con extension blu XD. Da un paio d'anni ho cominciato ad avere capelli bianchi tutti in prossimità della fronte, quindi moooolto ben visibili; di conseguenza son stata costretta a tornare alla tinta dopo qualche anno di capelli naturali. A Gennaio di quest'anno ho iniziato la mia avventura con l'henné, prima con quello amla e jatropha della Khadì e poi col rosso freddo delle Erbe di Janas mischiato con un pochino di ibisco. Sì, per carità, il rosso freddo è meraviglioso, ma mi son resa conto che scaricando nel corso dei lavaggi sempre leggermente caldo torna, e col mio faccino bianco smunto + make up un pochino ci sbatteva...così ho deciso di tornare alle origini, ossia mora.

Il giorno che da Effetto Bio ho preso il BioPrimer Mattifying della Neve (vedi post per saperne di più sulle mie prime impressioni), ho visto che c'era anche l'indigo della Khadì, e l'ho preso approfittando del 15% di sconto che Alessia, la simpaticissima e gentilissima titolare del negozio, ha offerto a coloro che hanno partecipato al suo contest fotografico (purtroppo per voi già scaduto, ma non temete perché Alessia fa molto spesso delle ottime promozioni sia in negozio che online! Se volete saperne di più vi lascio i link della sua Pagina FB e del suo sito).
Avevo deciso di farlo a fine ottobre ma, complice il mio recentissimo acquisto del rossetto Heroine della MAC ho deciso di anticipare i tempi e farlo adesso...secondo me mettere insieme capelli rossicci e quel rossetto è come cercare di mettere nella stessa curva dello stadio romanisti e laziali durante un derby XD .
Ecco come erano i miei capelli prima dell'indigo.




Proprio per via di quegli schifosi capellini bianchi (di cui mi son rifiutata di fare le foto) ho dovuto fare il doppio passaggio visto che l'indigo puro non fa diventare direttamente neri i capelli bianchi, ma gli dà una sfumatura grigia o al massimo indecifrabile che non è molto carino avere sui capelli.


Il doppio passaggio consiste nel:

1 - applicare l'henné sulla ricrescita e aspettare un paio d'ore;
2 - successivamente risciacquare e applicare l'indigo per un altro paio d'ore.



Come henné ho usato il tono freddo delle Erbe di Janas, preso tempo fa da Centro Aloe Salute e Bellezza: l'ho mischiato semplicemente con acqua e succo di limone, facendolo poi ossidare per una ventina di minuti prima di applicarlo.


E poi è arrivato lui: l'indigo, questo sconosciuto!!!

Il "tavolo da lavoro" con 50 g di indigo, acqua tiepida e bicarbonato
E' stata una mezza disavventura farselo mettere in testa. Inizialmente ne avevo preparati solo 50 g, come faccio con l'henné quando devo farmi tutti i capelli rossi (eh sì, c'ho du' capelli in testa, soprattutto in questi ultimi mesi nei quali mi stanno cadendo a ciocche!), aggiungendo acqua tiepido-calda e una punta di bicarbonato di sodio; non solo non è bastato e quindi ho dovuto ripreparare gli altri 50 g al volo mentre mamma mi spalmava l'altro indigo, ma in più, nonostante tutta l'acqua che avessi messo per dargli la giusta consistenza fanghigliosa, una volta preso con il pennello da parrucchiera una parte dell'indigo si spezzettava e cadeva a terra. Non imputo ciò alla qualità dell'indigo, bensì alla mia scarsa esperienza nel prepararlo.

Avevo letto da più parti che l'indigo ha una puzza pestilenziale: in realtà sa di spinaci, quindi almeno per me non è stato fastidioso anche se comunque è un odore persistente. Secondo i miei gusti olfattivi l'odore della cassia è 10 volte peggiore di quello dell'indigo; considerate però che gli odori dell'henné e del kapoor mi piacciono molto, quindi non sono una che odia tutti gli odori erbacei.

Non è vellutata di spinaci, anche se lo sembra!
Una volta messa la pappetta in testa ho "incellophanato" la testolina stessa con la pellicola trasparente e infine ho messo la cuffietta da doccia (per intenderci, quella che ti danno negli alberghi). Ho tenuto su questa pappetta per 2 ore, non con poche difficoltà dato che un pochino colava (come del resto fa anche l'henné) e infine ho sciacquato bene, facendo poi l'ultimo risciacquo con acqua e aceto.


Attenzione alle vostre mani quando ripulite i sanitari, perché con le mani sporche d'indigo rischiate di lasciare impronte...ma soprattutto attenzione da quando vi asciugate i capelli fino al lavaggio successivo dato che l'indigo sui capelli asciutti appena tinti può macchiare i cuscini, ecc...
Comunque, questi sono i risultati.

Capelli bianchi coperti!!

E ora parliamo nello specifico dell'indigo della Khadì.
Contenuto della confezione dell'indigo Khadì
Nonostante abbia avuto delle difficoltà nell'usarlo, mi è piaciuto.
Questo indigo è puro al 100% e non contiene additivi chimici, conservanti o coloranti.

Pregi:
- poco sabbioso
- colora bene
- contiene dentro la scatola un "minikit" con istruzioni in varie lingue (italiano incluso), cuffia come quelle da doccia e guanti

Difetti:
- è più costoso degli indigo di altre marche
- non si stende molto bene sui capelli
- macchia il collo rendendolo bluastro fino a 10 giorni dalla tinta (e io vi garantisco che ogni santo giorno mi lavavo!) e macchia un pochino le mani se vi toccate i capelli anche dopo il secondo lavaggio.

Quantità
100 g

Prezzo
6,95 €

INCI
Indigofera Tinctoria

PAO
E' indicata la scadenza nella bustina all'interno della confezione

Consigliato?
Col passare del tempo non lo consiglierei più.

Voto finale
5,5/10

Alla prossima!! ;)

EDIT (20 Ottobre): Durante i giorni trascorsi tra la tinta e il lavaggio successivo mi son ritrovata con il collo e le orecchie che erano un incrocio tra quelle di un puffo e quelle di un tuareg, nonostante ovviamente me li lavassi mattina e sera...in ogni caso ne vale la pena eccome, anche perché questo succede solo prima del primo lavaggio dopo la tinta!

EDIT (15 Novembre): Ora che ho provato anche l'indigo TEA Natura ho capito che il Khadì non è così buono...è troppo pastosa la pappetta e macchia troppo rispetto al TEA! Di conseguenza ho drasticamente abbassato il voto iniziale e non lo consiglio più.

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